Fondazione Industriali festeggia il suo primo anno di attività: l’impegno sociale degli imprenditori cuneesi racchiuso in uno spettacolo

Data
  • 21 Ottobre 2025

Il Teatro Sociale di Alba gremito ha accolto l’evento “Musica & parole sul lavoro buono” offerto alla cittadinanza per tracciare una sintesi delle prime attività della Fondazione nata dagli imprenditori cuneesi

«Celebriamo un anno di attività, un solo anno, che a noi è sembrato molto di più. Un anno di impegno, di ascolto e di costruzione per muovere i primi passi verso un’idea, un’idea ardita, che nel frattempo si è fatta realtà»: queste le parole di Giuliana Cirio, presidente della Fondazione Industriali, ente del terzo settore nato nell’ottobre 2024 dall’impulso di oltre venti imprenditori della provincia di Cuneo che, a un anno di distanza, conta ora trenta soci, uniti dal motto “insieme per il lavoro buono”.

Fondazione Industriali porta avanti azioni di alto valore sociale indirizzate a favorire l’inserimento e il reinserimento lavorativo delle fasce più fragili della popolazione, promuovere la formazione delle nuove generazioni, incentivare la parità di genere e valorizzare la cultura d’impresa e del lavoro.

In apertura dell’evento – organizzato lunedì 20 ottobre al Teatro Sociale di Alba in collaborazione con Ente Fiera del Tartufo Bianco d’Alba e La Stampa Giuliana Cirio ha condiviso bilancio e prospettiva del suo primo anno alla presidenza della Fondazione: «Fondazione Industriali è nata per colmare un divario: quello tra la domanda di lavoro delle persone fragili e l’offerta spontanea delle aziende. È nata per creare un incontro – a metà strada – tra chi cerca e chi offre. Tra chi ha bisogno di un’opportunità e chi ha bisogno di competenze. Perché il lavoro non è solo reddito. È libertà, dignità, autorealizzazione. È cittadinanza e partecipazione piena alla vita della comunità. Nel nostro primo anno abbiamo scelto di ascoltare e di capire, mappando l’ecosistema del lavoro sul nostro territorio. Abbiamo incontrato enti, associazioni, fondazioni bancarie, costruendo, in questo modo, relazioni, alleanze e fiducia. Abbiamo studiato incentivi, strumenti fiscali e contributivi. Perché siamo convinti che per dare forma alla nostra idea di “lavoro buono” sia essenziale accompagnare chi lo offre e chi lo cerca in modo nuovo: applicando metodo e approccio manageriale agli scopi sociali. E i nostri primi progetti stanno rendendo concrete queste intenzioni.»

Nel corso della serata – a cui hanno preso parte rappresentanti del mondo istituzionale e delle fondazioni bancarie, imprenditori del territorio e cittadini – sono stati approfonditi i principali ambiti che hanno coinvolto la Fondazione Industriali: le attività rivolte alle persone migranti, quelle indirizzate a carcerati ed ex carcerati e quelle pensate per gli enti locali.

Oltre a rappresentare una sintesi di quanto già realizzato, l’evento è stato occasione per approfondire alcune attività cardine per la Fondazione, anche in prospettiva futura: l’implementazione della piattaforma digitale dedicata alla gestione delle ricerche di personale da parte delle aziende e delle disponibilità di lavoratori sul territorio, sviluppata con il contributo della società Tesisquare Spa, con il diretto coinvolgimento del socio Giuseppe Pacotto, e poi il prossimo avvio di attività che coinvolgeranno, come volontari, manager e professionisti in pensione, a supporto di chi si sta inserendo o reinserendo attraverso il lavoro.

Sul palco, un fitto palinsesto che ha portato in scena gli ambiti di attività della Fondazione.

Ad aprire la serata, l’intensa esecuzione dell’Orchestra del Mare – composta archi costruiti nel carcere milanese di Opera con i legni delle barche dei migranti – ideata da Arnoldo Mosca Mondadori per valorizzare “l’umanità scartata” attraverso l’arte e la musica, iniziativa che negli anni ha ricevuto l’apprezzamento e le attenzioni di Papa Francesco e che per la prima volta è stata portata in scena in provincia di Cuneo, con una esibizione inedita che ha coinvolto il violoncellista Issei Watanabe e il quartetto d’archi del Teatro Regio di Torino.

È stata poi la volta del monologo teatrale di Guglielmo Giuliano, scritto da Grazia Isoardi della Compagnia teatrale Voci Erranti, tratto dallo spettacolo “Cose Nostre” realizzato con i detenuti di Alta Sicurezza della Casa di Reclusione di Saluzzo. A seguire, Francesca Fiore e Sarah Malnerich, autrici performer e attiviste, anima del progetto digitale Mammedim*, che hanno stimolato la riflessione sulle questioni della disparità di genere nel mondo del lavoro.

Andrea Malaguti, direttore de La Stampa, ha, infine, intervistato Chiara Saraceno, sociologa e filosofa, per approfondire le sfide legate alla demografia, al suo impatto sul mondo del lavoro e sulla società nel suo complesso.

In chiusura, l’esecuzione dell’Inno di Mameli da parte del Coro dei giovani del Sermig, il Servizio Missionario Giovani – fondato nel 1964 a Torino da Ernesto Olivero, attivo oggi a livello nazionale e internazionale – in una speciale versione arrangiata dal maestro Mauro Tabasso.

A chiudere, simbolicamente, l’evento, il saluto dei trenta soci della Fondazione Industriali:

Banca Alpi Marittime, Giuseppe Bernocco – TCN Srl , Alberto Biraghi, Giuseppe Braida, Maria Raffaella Caprioglio – Umana Spa, Claudio Costamagna – Europlast Srl, Mariano Costamagna – Im.Cos Due Srl, Matterino e Valentina Dogliani, Stefano Frandino – Sedamyl Spa, Angelo Gaja, Alessandro Gino – Gino Spa, Paolo Giuggia – Giuggia Costruzioni Srl, Bruno Mazzola – Abet Laminati Spa, Michelin Italiana Spa rappresentata da Simone Rossi, Andrea Merlo, Paolo Merlo, Giuseppe Miroglio, Gianluca Oliva – Prato Nevoso Spa, Giuseppe Pacotto e Marcella Brizio –Tesisquare, Oscar Parola – Ambiente Servizi Srl, Roberto Rolfo – Rolfo Spa, Egle eMatteo Rossi Sebaste – Golosità dal 1885 Srl, Riccardo e Federica Rossi – Ferwood Spa, Emiliano Paolo Rosso – Cuneo Lube Srl, Bartolomeo Salomone – Ferrero Spa, Gianfranco Sorasio – Eviso Spa rappresentata da Lucia Fracassi, Paolo Spolaore – San Pio Società Cooperativa Sociale, Serena Tosa – Tosa Spa, Giovanni Viglietta – Viglietta Matteo Spa e Confindustria Cuneo.